CONSEGUENZE DELL’ABBUFFATA

da | Mag 11, 2022 | Disturbi alimentari

Nell’articolo precedente abbiamo avuto modo di parlare dei sintomi dell’abbuffata, in modo che tu possa imparare a riconoscere quando questa si presenta. In questo nuovo articolo, invece, vorrei riflettere insieme a te su quali possano essere le conseguenze dell’abbuffata nel lungo termine.

Probabilmente quando hai deciso di metterti a dieta, non hai pensato a quali effetti saresti andata incontro perché il tuo unico obiettivo era quello di perdere giusto qualche chilo per rimetterti in forma.

All’inizio sembravi essere molto contenta dei tuoi successi e le tue amiche si fermavano a complimentarti con te dicendoti “Sei dimagrita, stai benissimo così! Ma come hai fatto?”. Questo è diventato un buon incentivo per poter continuare la dieta e perdere qualche altro chilo, in modo da migliorare ulteriormente il tuo fisico. Ma con il passare del tempo, era come se non bastasse mai e la situazione ti è sfuggita di mano… Vorrei ricordarti che in seguito a un periodo prolungato di restrizione alimentare, è inevitabile ricadere in un’abbuffata perché il nostro corpo non può resistere così a lungo senza cibo ed energia.

Insieme all’abbuffata compaiono spesso un forte senso di colpa e di disperazione, per non essere riusciti a fermarci e per aver fallito. Ci si sente come se tutti gli sforzi fatti precedentemente per perdere peso fossero stati inutili perché abbiamo ceduto a una malsana tentazione, mandando tutto all’aria. Questo sgarro è imperdonabile e dobbiamo rimediare, immediatamente. Per questo motivo, ci rimettiamo a dieta, convinti di potercela fare. Ma puntualmente, tutte le volte, ricadremo sempre in un’abbuffata e la restrizione alimentare che ne segue sarà sempre più rigida e restrittiva. Nasce così un potente circolo vizioso che degenererà in una serie di conseguenze dell’abbuffata – restrizione alimentare che determineranno un senso di malessere generale.

Questo è il momento in cui il disturbo alimentare diventa visibile agli occhi degli altri. Di solito è proprio in questo momento che le pazienti decidono di rivolgersi ad un professionista della salute e arrivano in studio da sole o accompagnate dai propri genitori.

Adesso vedremo quali sono le conseguenze dell’abbuffata su 3 diversi livelli.

Conseguenze dell’abbuffata a livello fisico

Le conseguenze dell’abbuffata a livello fisico sono quelle più evidenti perché lasciano dei segni visibili sul corpo e una profonda sensazione di malessere.

Conseguenze fisiche della dieta

Come abbiamo visto, i cicli di perdita e di aumento penso dovuti all’alternanza di restrizione alimentare e abbuffate (effetto yo-yo) portano ad una alterazione del metabolismo corporeo. Questo rende più difficili i tentativi successivi di perdere peso.

Inoltre, in alcuni casi, si assiste ad un’alterazione del ciclo mestruale. In particolare, nelle ragazze eccessivamente sottopeso ci può essere la scomparsa delle mestruazioni perché per poter avvenire richiedono una quantità minima di grasso corporeo. Questo è un meccanismo fisiologico adattivo: se una donna non ha cibo a sufficienza per mantenersi in vita, come può pensare di crescere un bambino? È per questo motivo che madre natura sospende il ciclo mestruale.

Conseguenze fisiche del vomito autoindotto

Danni alle mani:

Spesso, la paziente si procura il vomito inserendo le dita delle mani nella profondità della bocca, per attivare il riflesso faringeo. Per questo motivo ci possono essere lesioni della pelle sopra le nocche della mani. Talvolta si può vedere una cicatrice (segno di Russell) a causa dello sfregamento contro i denti.

Danni all’esofago:

L’esofago è il tratto del canale alimentare che collega la faringe alla bocca dello stomaco. Talvolta la parete dell’esofago può lacerarsi a causa dell’eccessivo sforzo prodotto dal vomito.

Danni alla gola:

Indursi il vomito richiede tanta forza e può provocare lesioni superficiali alla parte posteriore della gola. In seguito a ciò, la paziente può lamentare mal di gola, raucedine e si possono creare infezioni.

Gonfiore alle ghiandole salivari (ghiandola parotide):

Il gonfiore è indolore e porta ad un aumento della produzione della saliva. La faccia si gonfia e può assumere un aspetto paffuto e arrotondato.

Danni ai denti:

L’eccessivo uso del vomito porta all’erosione dello smalto dentale, in particolare sulla superficie interna dei denti frontali. È un danno irreversibile ma si interrompe quando la persona smette di vomitare. Sciacquare la bocca con acqua dopo aver vomitato può accelerare l’erosione dentale.

Fluidi e squilibrio elettrolitico:

Il vomito influisce sull’idratazione e sul livello di elettroliti (sodio, potassio) presenti nel corpo.

In caso di ipopotassiemia (riduzione dei livelli di potassio), ci può essere un battito irregolare e si possono manifestare sintomi quali sete estrema, vertigini, gonfiore agli arti, debolezza, letargia, spasmi muscolari, convulsioni, attacchi epilettici.

Conseguenze dell’uso di lassativi e diuretici

L’uso dei lassativi è piuttosto inutile in quanto agiscono sulla parte inferiore dell’intestino mentre le calorie vengono assorbite nella parte alta.

L’assunzione dei lassativi provoca

  • Squilibri elettrolitici
  • Diarrea acquosa che produce un temporaneo calo di peso. Il peso perso si riacquista appena il corpo si reidrata.

Se la persona interrompe l’uso dei lassativi, si ha un effetto fisiologico di ritenzione idrica che genera un aumento di peso (l’aumento del peso dipende dalla ritenzione idrica e non dal grasso!).

Anche l’uso dei diuretici è inutile perché non hanno nessun effetto sull’ assorbimento di calorie. In più, causano

  • Perdita di liquidi attraverso l’eccessiva produzione di urina
  • Riduzione peso corporeo (nel breve termine).

Conseguenze dell’esercizio fisico eccessivo

Svolgere esercizio fisico in modo eccessivo in una condizione di malnutrizione, può provocare una ulteriore riduzione del peso corporeo. Inoltre può provocare delle lesioni, come fratture ossee, dovute allo sforzo intenso che supera la normale capacità di resistenza dell’osso.

Conseguenze fisiche del sottopeso

Ormoni:

A causa del sottopeso, si interrompono i processi non essenziali, in modo da poter sfruttare le poche energie rimaste per i processi vitali.

Per questo motivo c’è una riduzione della produzione di ormoni sessuali, la perdita del desiderio e della reattività sessuale e le donne perdono fertilità e il ciclo mestruale.

Cervello:

Il cervello può subire delle modificazioni a livello

  • Strutturale, procurando una riduzione della materia bianca e grigia
  • Funzionale poiché, in assenza di energia sufficiente, non funziona correttamente, generando dei deficit a livello cognitivo e emotivo.

Sonno:

Il sonno risulta essere meno riposante e spesso si ha la tendenza al risveglio precoce.

Pelle e capelli:

A causa del sottopeso, ci può essere la perdita di capelli e la presenza di lanugine, ovvero peluria che cresce sul viso, addome, schiena e braccia.

La pelle è secca e può assumere un colore arancione.

Ossa:

Mancando di sostante nutritive, ci può essere un deterioramento della resistenza ossea, con conseguente rischio di andare incontro a osteoporosi e fratture.

Muscoli:

Per poter svolgere i vari processi vitali, i muscoli consumano energia. Il problema è che l’energia necessaria è insufficiente e quindi la persona lamenta debolezza fisica nello svolgere le attività della vita quotidiana (es. fare le scale).

Regolazione della temperatura:

Con la riduzione dell’apporto calorico nel corpo, si assiste ad una riduzione dell’ormone tiroideo T3 che aiuta a regolare la temperatura corporea. Di conseguenza le pazienti in sottopeso presentano una sensazione di freddo dovuta alla diminuzione della temperatura corporea. Non a caso, queste persone riescono ad indossare maglioni pesanti a maniche lunghe anche in piena estate.

Circolazione:

Anche l’apparato circolatorio può subire delle alterazioni. Il cuore è più debole e la pressione sanguigna è bassa.  Il battito cardiaco rallenta ed è irregolare (aritmie).

Apparato digerente:

A causa della ridotta assunzione di calorie, il cibo viene trattenuto più a lungo all’interno dell’apparato digerente e si ha un rallentamento della motilità intestinale. Questo permette di assorbire più sostanze nutritive possibili dal poco cibo che viene ingerito. Ciò determina una forte sensazione di pienezza a livello dell’addome. È per questo motivo che le ragazze si sentono piene nonostante abbiano mangiato poco. La sensazione di pienezza incentiva ulteriormente la restrizione calorica, generando quindi un circolo vizioso.

Inoltre, in presenza di un’abbuffata, la persona può percepire una sensazione di pienezza intensa e dolorosa a livello dello stomaco. Siccome lo stomaco è dilatato e preme sul diaframma, la persona può sentirsi senza fiato. Quando provi questo tipo di dolore addominale quando durante un’abbuffata, è consigliabile smettere di mangiare.

Conseguenze dell’abbuffata a livello psicologico

Ideazione:

Poiché c’è una riduzione all’apporto di cibo, anche il proprio pensiero subisce delle modificazioni. Infatti, la persona

  • È poco flessibile e presenta difficoltà nel passare da un argomento all’altro
  • Ha difficoltà di concentrazione poiché è impegnata a preoccuparsi per il cibo e per l’alimentazione. Ne consegue che abbia difficoltà a svolgere le attività quotidiane che richiedono uno sforzo mentale.
  • Ha difficoltà nel prendere decisioni e quindi ha tendenza alla procastinazione
  • Mostra interessi selettivi e si disinteressa dei vecchi hobby e interessi. In particolare mostra molto interesse per l’arte culinaria (guardare programmi tv, leggere ricette) e tende ad intraprendere lavori che hanno a che fare con il cibo, il corpo e l’alimentazione (dietista, psicologo, allenatore sportivo, estetista).

Caratteristiche personologiche:

In genere, le persone che soffrono di disturbo alimentare tendono ad avere una bassa autostima nucleare caratterizzata da sentimenti di inadeguatezza e mancanza di valore.

Inoltre, hanno una forte tendenza al perfezionismo, caratterizzato dal raggiungimento di standard elevati e irrealistici. A causa della loro natura irrealistica, gli obiettivi sono difficili da raggiungere e inevitabilmente portano a fallimenti, aumentando ulteriormente il senso di inadeguatezza e mancanza di valore.  

Umore:

L’umore è molto instabile e può subire degli sbalzi repentini. In genere si alternano momenti di umore basso e irritabile, con scoppi di pianto fino ad arrivare a momenti di euforia. Le pazienti lamentano spesso un forte senso di colpa nei confronti del cibo e dei familiari, per averli ingannati sul problema. 

Caratteristiche comportamentali:

Il comportamento delle persone con disturbo alimentare è molto rigido ed inflessibile ed è caratterizzato da ossessività. Infatti, il pasto diventa un rituale che segue determinate regole come mangiare lentamente, tagliare ogni singolo boccone, contare le calorie e talvolta ci può essere un accumulo di cibo e oggetti.

Non accade di rado che il disturbo alimentare si presenti insieme a episodi di autolesionismo, usato per autopunirsi o per scaricare la tensione.

Conseguenze dell’abbuffata a livello sociale

I disturbi alimentari presentano delle ripercussioni notevoli anche nella sfera sociale poiché la persona tende ad avere bisogno di routine e prevedibilità, ha difficoltà ad essere spontanea e preferisce rimanere centrata su sé stessa.

Si assiste ad un evitamento delle situazioni sociali, come per esempio, evitare di mangiare in presenza di altre persone o rifiutare di andare a mangiare al ristorante. Inoltre, vengono evitate anche tutte quelle situazioni sociali in cui si ha un’esposizione del proprio corpo, come per esempio, rinunciare ad andare al mare, in piscina, alle feste, e evitare di indossare abiti scollati e eleganti.

Conclusioni

Come abbiamo appena visto, le conseguenze dell’abbuffata – restrizione alimentare nei disturbi dell’alimentazione possono essere notevoli. Con tutta questa carrellata di conseguenze non voglio intimorirti né voglio trovare un modo per convincerti a “guarire” da un giorno all’altro. Vorrei piuttosto riflettere insieme a te su un quesito: Come mai se il disturbo alimentare ha così tante conseguenze negative, è difficile uscirne?”.

Purtroppo non basta prendere consapevolezza e rendersi conto che gli effetti del disturbo alimentare sono invalidanti e possono compromettere seriamente la salute fisica, psicologica e sociale dell’essere umano. Se il sintomo esiste, vuol dire che ha motivo di esistere in quanto trae dei vantaggi utili che favoriscono il suo mantenimento. Per questo è molto difficile intraprendere la strada della guarigione completa. Rinunciare alle conseguenze negative vuol dire anche rinunciare in parte ai vantaggi che il sintomo ci ha aiutati a conquistare. La cosa positiva è che il disturbo alimentare non è l’unica soluzione! Sarà possibile trovare dei modi alternativi (e più funzionali!) per poter riconquistare quei vantaggi che il sintomo ci ha concesso.

L’altro aspetto positivo è che tutte le conseguenze negative che abbiamo analizzato sono reversibili. Ciò significa che mano a mano che uscirai fuori dal disturbo alimentare, le conseguenze fisiche e psicologiche lamentate saranno sempre meno presenti, fino a non esserci più. Questo permetterà di far emergere finalmente la tua vera personalità, rendendoti libera dal disturbo alimentare.

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