I sintomi dell’abbuffata nell’esperienza comune
Prima di parlarti dei sintomi dell’abbuffata, vorrei che per un momento immaginassi di tornare nel periodo di dicembre, quando le feste natalizie sono alle porte e c’è la trepidante attesa del Natale, con luci colorate, regali e cibo in abbondanza! È il periodo degli interminabili pranzi con la famiglia, in cui abbiamo di fronte delle pietanze succulente e irresistibili, pronte per essere assaggiate.
Scommetto che anche a te è capitato di aver avuto davanti così tanto cibo e aver avuto voglia di mangiare tutto quanto senza ritegno. Hai ceduto alla tentazione e hai smesso solo quando eri arrivato al punto di scoppiare. Avrai anche esclamato “Ho mangiato come un bue, non ce la faccio più”, posando la forchetta sul tavolo, in segno di resa.
Ebbene sì, è proprio questo quello che succede quando ci troviamo di fronte ad un episodio di abbuffata. Ovviamente non intendo dire che tutte le volte che siamo ad una festa abbiamo delle abbuffate nel vero senso della parola, altrimenti rischieremmo di patologizzare qualsiasi comportamento legato al cibo. Però vorrei portare la tua attenzione alle sensazioni che si possono provare in quel momento. Queste sensazioni sono le stesse che prova una persona in cui le abbuffate sono diventate un problema serio che crea disagio e compromette la vita quotidiana.
Tutto ha inizio con un pensiero fisso sul cibo in cui si cerca di stare attenti alla quantità di cibo ingerita, per evitare di “sgarrare”. All’improvviso, è come se scattasse una molla, in cui si prova un intenso desiderio di mangiare e una vocina ci asseconda dicendoci “dai, cosa vuoi che sia mangiare un altro pezzetto di torta! Sei stato a dieta tutto il tempo e adesso, non puoi mica perderti questa bontà”.
E così, ci convinciamo che in fondo non succederà niente di grave se per una volta sgarriamo le regole. Ma poi, finita la torta, la vocina si ripresenta insistente “cosa vuoi che sia se ne mangi un altro pezzo, tanto ormai hai già sgarrato!”. Mangiamo, mangiamo freneticamente, senza avere più il controllo della situazione e… finiamo quasi tutta la torta appena sfornata! A questo punto, l’unica cosa che rimane è un forte senso di colpa e di disperazione, per non essere riusciti a fermarci e per aver fallito.
I sintomi dell’abbuffata nei disturbi alimentari
L’abbuffata è uno dei sintomi più frequenti nei disturbi alimentari. Essa consiste nel mangiare grandi quantità di cibo che la maggior parte delle persone non mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili. Questa è quella che tipicamente viene chiamata abbuffata oggettiva poiché la persona ingerisce una quantità di cibo oggettivamente enorme.
Questo atteggiamento è presente soprattutto nei disturbi come la bulimia nervosa e il disturbo da binge eating. Esiste anche l’abbuffata soggettiva, quando la persona ingerisce quantità piccole di cibo ma si sente piena come se ne avesse ingerita una quantità spropositata. È quello che tipicamente accade nelle persone che soffrono di anoressia nervosa.
In particolare, entrambi i tipi di abbuffata sono caratterizzati da particolari sintomi che possono essere elencati qui di seguito:
Perdita di controllo
La perdita di controllo si associa alla sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o di non riuscire più a controllare cosa e quanto sta mangiando. Di solito si manifesta prima, durante o dopo il pasto, quando la persona si rende conto di aver mangiato tanto.
Se l’abbuffata viene interrotta (per esempio, quando squilla il telefono e la persona va a rispondere), viene ripresa subito dopo e viene portata a termine.
Velocità dell’assunzione del cibo
La persona tende a mangiare molto in fretta, mettendo in bocca tutto quello che trova in modo automatico e senza masticarlo, come se al posto della gola avesse un imbuto. Oltre al cibo, la persona tenda ad assumere anche grandi quantità di acqua che favoriscono sia la discesa del cibo e la conseguente sensazione di pienezza, sia la successiva risalita del cibo attraverso il vomito.
Segretezza
Di solito, le persone si abbuffano in solitudine a causa dell’imbarazzo e della vergogna che provano nel mangiare grandi quantità di cibo e usano vari stratagemmi per cercare di nascondere il loro segreto. Per esempio mangiano in modo normale in presenza di altre persone e poi si rifugiano in camera per mangiare il resto del cibo, nascosto in precedenza.
Sensazioni e stati emotivi
Le persone possono provare molteplici sensazioni, variabili in base al momento che stanno vivendo. All’inizio dell’abbuffata, si prova piacere che però dura poco perché mano a mano che aumenta la quantità di cibo ingerita, si prova una sgradevole sensazione di pienezza. Successivamente, questa lascia spazio al senso di colpa, al disgusto e alla repulsione verso se stesso. Nonostante queste sensazioni, la persona continua a mangiare senza riuscire a fermarsi.
Inoltre, durante l’episodio di abbuffata è come se la persona si trovasse in uno stato di trance in cui ingurgita tutto quello che trova in modo automatico oppure svolge delle attività distraenti come guardare la tv o ascoltare la musica, per evitare di pensare a quello che sta facendo.
Può subentrare anche un senso di agitazione che si manifesta con il camminare avanti e indietro senza una meta; ciò è dovuto al craving cioè il desiderio persistente e irresistibile per una sostanza che in questo caso è rappresentata dal cibo.
Come gestire i sintomi dell’abbuffata
Se leggendo questo articolo ti sei accorto di avere i sintomi dell’abbuffata e credi che questo comportamento sia diventato un problema difficile da gestire, probabilmente hai bisogno di essere aiutato. Qui di seguito cercherò di darti qualche semplice suggerimento che potrai applicare fin da subito nella tua vita quotidiana.
L’onda del desiderio
Come ben saprai, il desiderio e la voglia di mangiare arriva in modo impetuoso e incontrollabile, come se fosse un’onda che si infrange sulla scogliera. Potresti reagire scappando per metterti in salvo oppure lasciandoti travolgere e ritrovandoti quindi a svuotare ancora una volta il tuo frigorifero.
Ebbene, potresti prendere una tavola da surf e imparare a cavalcare quest’onda apparentemente minacciosa! Come fare? Considera il desiderio di mangiare come un’onda che diventa gigante mano a mano che raggiunge la spiaggia; ricordati che quest’onda non potrà aumentare all’infinito e non appena avrà raggiunto il picco, inizierà a diminuire fino a scomparire, senza che tu faccia niente.
Mangiare in modo consapevole
Non è una buona idea quella di consumare i pasti guardando la tv o svolgendo altre attività che ti distraggono perché non ti potrai rendere conto di quello che stai mangiando. Quando mangi, non avere fretta di finire il pasto. Piuttosto ritagliati uno spazio per poter gustare con tranquillità il tuo piatto preferito, attivando tutti e cinque i sensi e noterai che in questo modo il tuo pasto sarà un’esperienza unica.
Parlane con qualcuno
Cercare di nascondere le abbuffate non fa altro che mantenere le abbuffate stesse. È comprensibile che tu provi disagio e vergogna perché temi di essere giudicato. Se ti senti così è perché questo comportamento è diventato un problema e non può più essere ignorato. Prova a parlarne con una persona di cui ti fidi e che possa capirti; essa potrebbe aiutarti a non rimanere sola nei momenti di sconforto che possano indurre all’abbuffata. Se non sai con chi parlarne, puoi scrivere a me!