Come si manifesta l’ansia sociale
Sicuramente anche tu hai avuto modo di provare i sintomi dell’ansia sociale in una qualsiasi situazione sociale in cui sapevi che avresti dovuto fare “bella figura” a tutti i costi. È normale, è capitato a tutti, anche se non si ha un disturbo di ansia sociale conclamato.
Immagina per esempio di trovarti a cena fuori con un gruppo di amici che hai appena conosciuto e il tuo unico desiderio è quello di “iniziare bene” e fare in modo che loro si facciano una buona impressione di te.
Ti senti come se stessi camminando sulle uova e stai attento ad ogni minimo tuo comportamento per evitare di fare una brutta figura. Appena percepisci di aver detto o fatto una cosa stupida, inizi ad incolparti dicendoti “Come sono imbranato” “Sto facendo una figuraccia” “Chissà che cosa penseranno di me” “Diventerò rosso e mi vergognerò”.
Questa modalità di pensare ti porterà ad assumere un atteggiamento prestazionale: cercherai di monitore il più possibile i tuoi comportamenti e le tue sensazioni fisiologiche (tremore alle mani, rossore in volto, sudorazione, respiro affannato). In questo modo focalizzerai tutta la tua attenzione su come appari agli altri, perdendo di vista la relazione con l’altro. Così facendo, trasmetti alle altre persone una sensazione di distacco e quindi, i tuoi amici saranno poco propensi a relazionarsi con te. Ciò ti porterà a confermare la tua immagine negativa inziale e penserai di essere una persona imbranata e poco interessante.
Inoltre, potrebbe capitarti di mettere in atto dei “comportamenti protettivi” che ti danno la sensazione di proteggerti dalle conseguenze temute dell’ansia. Per esempio, potresti cercare di parlare lentamente per non balbettare, lavarti la faccia per far sparire il rossore, nascondere le mani sotto il tavolo per non far notare il sudore. In realtà questi comportamenti non fanno altro che aumentare le tue sensazioni fisiologiche e confermare l’immagine negativa che hai di te stesso.
Si crea così un circolo vizioso senza uscita.
Qui di seguito, trovi uno schema che ti mostra come si vengono ad instaurare i sintomi dell’ansia sociale.
Cosa è l’ansia sociale
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), l’ansia sociale è un disturbo in cui la persona prova paura o ansia di fronte alle situazioni sociali in cui è esposto al possibile esame degli altri: la persona si sente come se fosse di fronte a una commissione d’esame, come se avesse tutti i riflettori puntati addosso. La paura e l’ansia provate risultano essere sproporzionate rispetto alla reale minaccia posta dalla situazione sociale e al contesto socio culturale.
Le situazioni in cui la persona può presentare ansia sono 3:
- Interazioni sociali (es. avere una conversazione, incontrare persone sconosciute)
- Essere osservati mentre si compie un’azione (es. mentre si mangia, si beve, si scrive)
- Eseguire una prestazione di fronte ad altri (es. fare un discorso in pubblico, fare un saggio, sostenere un esame davanti a una commissione)
In queste situazioni, la persona teme di manifestare i tipici sintomi dell’ansia sociale che saranno valutati negativamente:
- Teme di essere umiliante o imbarazzante
- Teme che i suoi sintomi verranno considerati una manifestazione di debolezza o inadeguatezza
- Teme che a causa dei sintomi verrà rifiutato.
Sintomi dell’ansia sociale
Ed ora, per fare un po’ di ordine cerchiamo di distinguere i sintomi appena incontrati.
I sintomi dell’ansia sociale possono essere raggruppati in 3 contenitori: somatici, cognitivi e comportamentali.
Sintomi somatici
I sintomi somatici sono quelli che noi percepiamo a livello del nostro corpo. Sono i sintomi tipicamente sperimentati di fronte a una qualsiasi minaccia. Essi permettono un’attivazione fisiologica del nostro corpo che ci permette di far fronte alla minaccia stessa.
I sintomi somatici solitamente percepiti sono
- Palpitazioni
- Tremori
- Aumento della sudorazione
- Tensione muscolare
- Nausea
- Secchezza delle fauci
- Vampate di calore
- Arrossamenti
- Mal di testa
Sintomi cognitivi
I pensieri tipici del disturbo dell’ansia sociale sono diversi a seconda della fase in cui ci troviamo:
- Fase dell’ansia anticipatoria: è la fase precedente alla situazione sociale temuta. In questa fase, la persona ha delle immagini catastrofiche riguardanti se stesso e la sua prestazione. Formulerà pensieri come “Farò una figuraccia” “Sbaglierò tutto” “Farò la figura dello stupido” “Andrà tutto male”.
- Fase dell’ansia prestazionale: avviene quando la persona si trova nella situazione sociale. La persona pone attenzione sulle reazioni del suo corpo e sul suo comportamento anziché sulla situazione. Formula pensieri in cui gli altri possano notare questi segnali e interpretarli come segni di incapacità o inadeguatezza: “Oddio, gli altri si accorgeranno che sto arrossendo” “Chissà cosa penseranno di me” “Penseranno che sono un’incapace”. Inoltre, la persona può vivere un’esperienza di blackout in cui la propria mente è sconnessa e in balia degli eventi. La persona vede se stessa dall’esterno nel pieno delle sue difficoltà e il suo unico pensiero è “Devo andare via da qui”.
- Fase della valutazione post evento: è il momento in cui la situazione sociale si conclude. La persona pensa intensamente a ciò che è andato male (ruminazione), focalizzandosi solo sugli aspetti negativi. Inoltre si autocritica rimproverando se stesso: “Sono sempre il solito, dovevo stare più calmo!”
Sintomi comportamentali
A livello comportamentale, la persona può mettere in atto delle strategie disfunzionali che permettono (apparentemente) di controllare l’ansia ma che nel lungo termine mantengono il problema senza risolverlo.
Tra questi comportamenti, il soggetto può usare
- Evitamento: consiste nel non esporsi alle situazioni sociali temute per non provare ansia. L’evitamento si manifesta soprattutto nella fase dell’ansia anticipatoria (Fase 1) oppure nella fase dell’ansia prestazionale (Fase 2) attraverso il comportamento di fuga.
- Uso di comportamenti protettivi: sono comportamenti che la persona mette in atto nel momento in cui affronta la situazione temuta (Fase 2). Essi hanno lo scopo di aiutare la persona ad affrontare la situazione temuta, nascondere l’imbarazzo e proteggerlo dalle conseguenze catastrofiche attese. Tra questi, alcuni esempi sono parlare lentamente per non balbettare, nascondere le mani sotto al tavolo per non far vedere che tremano, mettere il fondotinta sulla faccia per nascondere il rossore, rimanere rigido con le braccia per nascondere il sudore sotto le ascelle.
- Assumere sostanze alcoliche o stupefacenti: in genere, la persona tende ad assumere sostanze nella fase dell’ansia anticipatoria (Fase 1) per gestire al meglio l’ansia anticipatoria o nella fase della valutazione post evento (Fase 3) per gestire i pensieri legati alla prestazione.
Come gestire i sintomi dell’ansia sociale
Innanzitutto, ricordiamoci che l’ansia non è nostra nemica. È grazie all’ansia che siamo sopravvissuti nel corso dei millenni. Quando ci troviamo di fronte a una potenziale minaccia, il nostro corpo si attiva immediatamente: il battito del cuore accelera per pompare più sangue (e quindi più ossigeno) ai nostri muscoli; i muscoli si attivano per farci scappare a gambe levate e… metterci in salvo. Queste reazioni si hanno anche quando abbiamo un attacco di panico.
Al tempo dei nostri antenati, le minacce alla sopravvivenza erano gli animali feroci e i fenomeni atmosferici. Sicuramente oggi non abbiamo più questi problemi e le minacce in cui incombiamo sono perlopiù delle minacce sociali. Ma il nostro corpo reagisce esattamente nello stesso modo come se si trovasse davanti a un leone! Quindi l’ansia è funzionale alla nostra sopravvivenza e non saremmo qui se non ci fosse stata lei a proteggerci. Talvolta però può risultare problematica, quando ci impedisce di affrontare in modo funzionale una situazione sociale e quando ostacola il nostro benessere.
Come gestire i sintomi comportamentali
La prima cosa che ci verrebbe da fare è evitare le situazioni che ci procurano ansia. Infatti una volta evitate, l’ansia diminuisce e noi stiamo bene. Ma nel lungo termine, l’evitamento diventa disfunzionale perché avremo sempre più difficoltà ad affrontare una situazione e ciò confermerà l’immagine di noi come persone incapaci e incompetenti. In più, ci impedisce di realizzare i nostri sogni: immagina di voler diventare un cantante e di avere l’ansia sociale. Mi spiace dirtelo, ma stando in questa situazione non potrai mai diventare un vero cantante.
Quindi, come affrontiamo l’evitamento? Semplice, con l’esposizione alla situazione temuta! Immagino che adesso guarderai titubante lo schermo del pc e storcerai la bocca. So che sarà molto difficile all’inizio, ma il segreto è quello di iniziare ad esporti gradualmente, partendo dalle situazioni meno ansiogene per poi aumentare il livello di difficoltà.
Come gestire i sintomi cognitivi
Inoltre, potresti iniziare a cambiare il tuo modo di pensare: prova a cercare la luce dentro il buio che ti circonda e ti renderai conto che l’esito della situazione sociale non è stato poi così catastrofico come credevi. E se pensi che gli altri pensino che tu sia un incapace? Certo, potrebbero anche pensarlo ma non possiamo esserne sicuri al 100% perché non leggiamo nella mente delle persone. Se anche fosse, ricordiamoci che questo loro pensiero su di te non rimarrà al centro della loro mente per sempre, svanirà e penseranno anche ad altre cose.
Come gestire i sintomi somatici
Per finire, penso che potrebbe esserti d’aiuto praticare qualche esercizio di rilassamento. Siediti in una posizione comoda e poni attenzione al tuo corpo. Adesso prova a sciogliere le tensioni ed ascoltare il tuo respiro. Senti l’aria che entra e che esce dal naso, gonfiando e sgonfiando l’addome. Non avere fretta e assapora il tuo fluire, ascoltando i cambiamenti del tuo corpo al passaggio dell’aria. Adesso come ti senti?
Se ti va, puoi raccontarmi la tua esperienza mandandomi un messaggio!