Nella vita quotidiana si sente parlare spesso di mindfulness ma non sempre tutti sanno cosa sia esattamente. In questo articolo quindi, vorrei cercare di fare chiarezza e poterti spiegare nel modo più semplice possibile che cosa è la mindfulness e quali sono i principi che ne stanno alla base.
Cosa è la mindfulness e il Buddhismo
Iniziamo ad in quadrare la mindfulness nell’ambito del buddhismo e cerchiamo di sfatare alcuni luoghi comuni che spesso si sentono dire.
Sicuramente l’approccio della mindfulness rispetto a cosa sia e di come praticarla, deriva dalla tradizione buddhista e infatti viene descritta come il cuore della meditazione buddhista. Tuttavia, praticare mindfulness NON è un’attività buddhista! Ciò significa che i principi su cui si basa la mindfulness derivano del buddhismo ma vengono applicati in modo assolutamente a-religioso.
Infatti, la mindfulness è una pratica universale, perché non è altro che attenzione e consapevolezza e queste sono delle capacità innate in tutti noi.
Inoltre, quando cerchiamo sui siti internet oppure leggiamo riviste dedicate alla mindfulness oppure entriamo in uno studio olistico, notiamo che si vedono frequentemente le statue di Buddha e altri oggetti dell’arte buddhista. Ebbene, come detto prima, la mindfulness non viene usata per finalità religiose, nonostante riprenda i principi fondamentali del buddhismo. Infatti le statue di Buddha, che siamo soliti vedere, non rappresentano una divinità ma bensì degli stati mentali.
Il Buddha stesso rappresenta l’incarnazione del Risveglio. Infatti, in lingua Pali, la parola “Buddha” significa “Colui che si è risvegliato” nella possibilità di liberare se stesso dalla sofferenza, quindi la sua esperienza è valida per ogni essere umano e non solo per i buddhisti o per le persone che praticano la meditazione buddhista.
Cosa è la mindfulness
Proviamo a dare una definizione di cosa è la mindfulness!
Jon Kabat-Zinn, emerito professore del Center of Mindfulness in Medicine, Health care and Society presso l’università del Massachussets, definisce la mindfulness con le seguenti parole:
“La mindfulness è una storia d’amore con la vita, con la realtà e l’immaginazione, con la bellezza del tuo proprio essere, con il tuo cuore, il tuo corpo e la tua mente e con il mondo”.
La mindfulness è consapevolezza che si coltiva prestando attenzione al momento presente, in modo intenzionale e senza giudizio.
Le 7 attitudini fondamentali
Qui di seguito cercherò di spiegarti quali sono i 7 pilastri fondamentali su cui poggia la mindfulness.
1. Non giudizio
La nostra mente è abituata a produrre molti pensieri; d’altronde è una “macchina di problem solving” che elabora soluzioni per poterci proteggere e farci sopravvivere ai vari pericoli della vita.
Talvolta, la nostra mente potrà produrre dei giudizi come “Sei un’incapace”, “Non stai facendo abbastanza”, “Ecco, ti sei distratto un’altra volta”. Ricordati che tutto ciò è normale. Quando emergeranno dei giudizi, basterà semplicemente che tu li riconosca come tali. Questo ti permetterà di percepire le cose esattamente per quello che sono.
2. Pazienza
Ci vuole pazienza, molta pazienza.
Nella nostra cultura siamo abituati a correre, a desiderare di essere in un altro posto, di vivere un tempo migliore per fare tutto ciò che vogliamo. Però questa modalità ci porta ad essere impazienti e a vivere proiettati in avanti, senza godersi quello che già siamo.
Per spiegare questo concetto riprendo l’esempio del bambino che desidera ardentemente vedere subito la farfalla uscire dalla sua crisalide, prima del tempo dovuto. Così la prende in mano e cerca di aprirla, forzando i tempi naturali della farfalla. In questo modo, la crisalide viene distrutta e la farfalla non potrà più spiegare le sue ali colorate.
3. Mente del principiante
Quando pratichi la mindfulness, ricordati di essere sempre come quel bambino che eri in passato che vede le cose per la prima volta, meravigliandosi di fronte a tale bellezza. Concedi alla tua mente di essere fresca e curiosa di fronte alle piccole cose, concediti di meravigliarti se vedi una coccinella posarsi su un filo d’erba.
Assumere la mente del principiante non significa “non sapere nulla”. La mente del principiante è un atteggiamento mentale, è una disposizione d’animo di meraviglia verso il momento presente, che è sempre nuovo e in continua evoluzione. I principianti iniziano le nuove esperienze senza sapere molto, e di conseguenza hanno una mente molto aperta. Se invece assumi un atteggiamento del tipo “Conosco già tutto di questo momento”, ti assicuro che la mindfulness sarà una pratica molto noiosa.
4. Fiducia
Avere fiducia è come avere un terreno ben saldo sotto i piedi che sai che ti potrà sostenere in qualsiasi momento. Avere fiducia significa quindi riconoscere l’importanza della propria esperienza, delle proprie sensazioni, delle proprie intuizioni e del proprio corpo. Essa consiste non solo nel rimanere connessi alla possibilità di imparare ad ascoltare sé stessi ma anche nel riporre fiducia nel prossimo, condividendo con gli altri.
5. Non cercare risultati
Fare mindfulness non è come fare qualsiasi attività che hai svolto fino ad ora in cui devi necessariamente raggiungere un obiettivo. Non è come imparare a guidare la macchina o suonare uno strumento, dove quando hai imparato puoi continuare a svolgere queste attività in automatico.
Fare mindfulness consiste nel non cercare risultati nel momento presente. Non c’è nessun obiettivo da raggiungere, se non quello di rimanere nel momento presente ed esplorarlo, rimanendo svegli.
6. Accettazione
Questa parola viene facilmente malinterpretata. Molti credono che voglia dire che dobbiamo accettare tutto ciò che accade. Invece non è così perché l’accettazione non è passività né rassegnazione. Accettare significa “accogliere” tutto quello che stiamo provando e vivendo in quel determinato momento, sia le esperienze gioiose ma anche quelle dolorose. Questo permette di avere una visione più chiara delle cose e permette di creare una relazione saggia con i nostri contenuti mentali ed emotivi.
7. Lasciar andare
Lasciar andare non significa allontanare le cose, scacciarle via con forza o cercare di tenerle strette accanto a noi. Non consiste nell’astenersi da un certo comportamento per proteggersi e non è nemmeno un modo per separarsi dalla realtà.
Lasciar andare significa lasciar essere. Significa abbracciare la realtà che ci circonda nella sua totalità, senza dover rimanere legati a quello che abbiamo. Lasciar andare è un po’ come vedere scorrere tutto quello che ci passa davanti agli occhi, come se fossero delle nuvole nel cielo spinte dalla brezza leggera, e noi stiamo lì, semplicemente ad osservare.
Il respiro
Visto che praticare la mindfulness consiste nel rimanere nel momento presente e prestare attenzione a ciò che accade, il respiro può essere una solida ancora per poter dirigere la nostra attenzione in modo disciplinato.
Qui di seguito ti riporto il link per provare a praticare il respiro calmante e per provare a rimanere in contatto con le tue esperienze interne.
Conclusioni
Se non hai mai sentito parlare della mindfulness, probabilmente leggere queste cose ti farà essere un po’ scettico e perplesso. Credo che questa sia una reazione molto comune nelle persone.
Esistono sicuramente una miriade di libri sulla mindfulness e potrai leggerne quanti ne vorrai per cercare di capire meglio che cosa è. Tuttavia credo che non basti nessuna parola per descrivere cosa è la minfulness perché la mindfulness non si capisce ma si vive sulla propria pelle nel qui e ora. Ti invito ad ascoltare delle meditazioni mindfulness che si trovano facilmente su internet; non preoccuparti se all’inizio sarà difficile, mano a mano che continuerai regolarmente la pratica sentirai veramente cosa vuol dire mindfulness.
E tu? Sapevi cosa è la mindfulness? Hai mai provato a praticarla? Se vuoi, scrivimi per raccontarmi la tua esperienza.