Posizioni di meditazione: l’immobilità
Sicuramente ti sarà capitato di vedere delle immagini dei monaci buddhisti nell’atto di meditare oppure di una qualsiasi persona che sta meditando o facendo mindfulness e, sicuramente, avrai notato che questi assumono delle particolari posizioni di meditazione. La meditazione infatti, inizia con la scelta della posizione che dovrà essere mantenuta per tutta la pratica, che richiede una certa immobilità. In realtà, questa inerzia apparente è molto più attiva di quello che si creda!
Immagina che il nostro organismo sia come una grande bacinella d’acqua torbida: più l’acqua sta ferma, più tutte le sue impurità si sedimenteranno sul fondo e l’acqua verrà ripulita; invece il continuo muoversi e agitarsi, smuoverà le varie impurità che si diffonderanno nell’acqua, rendendola sporca. La logica è esattamente questa: l’immobilità permette di quietare la mente e dirigere la sua attenzione verso la pura e semplice osservazione di quello che accade nel qui e ora. Durante questa pratica, ricordati di respirare con consapevolezza!
Cosa fare se compare una sensazione di fastidio
Durante la pratica capiterà sicuramente di percepire qualche sensazione di fastidio nel corpo, come un formicolio, prurito, dolore, una sensazione di ondeggiamento o un senso di rilassatezza simile alla sonnolenza. Tutte queste sensazioni sono normali.
Se ti troverai in una di queste situazioni, prova ad accogliere il disagio, cercando di ammorbidirti e poi, sposta la tua attenzione sui punti in cui senti fastidio, per ascoltare ciò che senti in quel momento. La meditazione ci insegna a rimanere calmi anche quando le cose non vanno come vorremmo e anche di fronte alla sofferenza.
Queste sensazioni spiacevoli sono passeggere, proprio come le nuvole nel cielo che vengono spinte leggere dal vento e passano davanti ai nostri occhi, mentre noi rimaniamo immobili a guardarle.
Se riesci a tollerare questa sensazione di disagio, prova a rimanere nella posizione di meditazione che hai scelto all’inizio della pratica senza modificarla. Nel caso in cui questa sensazione di fastidio diventasse intollerabile, puoi muoverti e cambiare la postura, ma mi raccomando, fallo lentamente e con consapevolezza.
Per poter praticare, esistono varie posizioni di meditazione che servono per generare un senso di stabilità e radicamento nel corpo. Il mio consiglio è quello di sperimentarle con curiosità e naturalezza e trovare quella che maggiormente preferisci.
Posizioni di meditazione: la postura del corpo
Per poter meditare è necessario assumere una posizione comoda, che possa essere mantenuta per un tempo prolungato, in modo che tutte le varie parti del corpo siano allineate e in equilibrio tra di loro. Nel caso in cui si verificasse un “punto di rottura” dell’equilibrio di uno dei distretti corporei, potresti sentire una tensione muscolare che può trasformarsi in dolore e propagarsi alle parti del corpo circostanti.
Una delle più classiche posizioni di meditazione è la “posizione della dignità” in cui possiamo percepire due forze che vanno in due direzioni opposte: la parte inferiore del corpo è come se si radicasse a terra mentre la parte superiore del corpo è come se si elevasse verso l’alto.
Posizioni di meditazione: dal bacino in su
La parte superiore del corpo è come se fosse tirata verso l’alto da un filo che si trova sopra la nostra testa. La testa, il collo e la schiena devono essere morbidamente allineati in senso verticale. Le spalle devono essere ben aperte e basse, in modo che le scapole si tocchino. L’addome è tonico e rilassato.
Posizioni di meditazione: dal bacino in giù
La parte inferiore del nostro corpo, può assumere diverse posizioni; è possibile aiutarsi con dei supporti che ci permettono di rimanere seduti fermi in meditazione per molto tempo, senza sentire tensioni.
A terra su un cuscino da meditazione oppure con la sedia per la meditazione a terra
Il cuscino per la meditazione si chiama zafu: ha una forma circolare, con diametro di 30 cm e altezza minima di 10 cm ed è imbottito di cotone oppure di materiali vegetali. È necessario sedersi al centro del cuscino, spingendosi sul primo terzo, in modo che la schiena sia perpendicolare al pavimento. In questo modo, il cuscino dà una spinta verso l’alto, mantenendo il bacino ad un’altezza superiore rispetto alle ginocchia e aiutando la colonna vertebrale ad assumere una posizione eretta naturale, senza compiere sforzi. Ricordati che lo zafu deve essere usato esclusivamente per la meditazione!
Lo zafu può essere posto sopra lo zabuton, ovvero un tappetino di 70×75 cm e uno spessore di 3 cm, su cui si appoggiano le gambe e i piedi. In questo modo vengono ridotte le tensioni, i formicolii e l’addormentamento degli arti.
In alternativa allo zafu, si può usare anche la sedia per la meditazione a terra: è una poltroncina senza gambe, formata da una seduta semirigida e uno schienale.
Seduti su una sedia
La sedia su cui siederai per fare meditazione deve essere dell’altezza giusta, in modo che i piedi poggino ben saldi per terra. Non deve avere i braccioli e puoi scegliere una sedia con o senza schienale. La seduta dovrà essere piatta in modo da tenere le cosce in orizzontale.
Quando mediti su una sedia, ricordati di
- Non appoggiare la schiena allo schienale
- Spostare il peso leggermente in avanti, in modo da mantenere un allineamento della testa, del collo e della schiena
- Verificare che il bacino sia posizionato più in alto rispetto alle ginocchia e che insieme formino un angolo retto
- Tenere i piedi per ancorati al pavimento, formando un angolo retto con le caviglie
In ginocchio su un panchetto
Il panchetto da meditazione ha un piano di 40×15 cm ed è alto 17 cm.
Per posizionarti sul panchetto, mettiti in ginocchio per terra, in modo che il dorso dei piedi sia appoggiato al pavimento. A questo punto poni il panchetto sotto al tuo bacino e trova la giusta apertura delle ginocchia, per poter stare comodo e fai toccare le punta delle dita tra di loro.
Posizione delle braccia e delle mani
Mani, braccia e spalle devono essere rilassate.
Possiamo tenere le mani aperte sulle ginocchia o sulle cosce oppure porle una sopra all’altra, a mo’ di coppa, con i pollici che si toccano, e porle sul grembo. Di conseguenza, le braccia cadono morbidamente al lato del busto.
I mudra sono le posizioni in cui tenere le mani durante la meditazione.
- Gyan è il mudra più noto, in cui il pollice e l’indice si toccano mentre le altre dita sono distese. Viene usato per migliorare le capacità di concentrazione e memoria.
- Buddhi consiste nel mettere in contatto il pollice e il mignolo e aiuta a raggiungere uno stato di chiarezza mentale.
- Shuni consiste nel mettere in contatto pollice e anulare e serve per purificare la mente da pensieri e emozioni disturbanti.
Alcune classiche posizioni di meditazione seduta
Posizione di meditazione del semi-loto
Per assumere questa posizione di meditazione, puoi sederti sopra il cuscino, mantenendo la schiena dritta. A questo punto, appoggia il piede sinistro sulla coscia destra, con il tallone posto davanti all’osso pubico, vicino al corpo. Poni il piede destro sotto il ginocchio sinistro. E infine sposta il peso del corpo leggermente in avanti, in modo che le ginocchia tocchino il pavimento. I piedi destro e sinistro, ovviamente, si possono invertire.
Posizione di meditazione del loto completa
Questa posizione è la più efficace per meditare ma è anche la più difficile da assumere.
È molto simile alla posizione del semi-loto, con la differenza che le piante di entrambi i piedi toccano le cosce opposte. In questo modo, la parte inferiore del corpo crea una base molto solida per mantenere la schiena dritta e sostenere il busto.
Posizione di meditazione del Birmana
Questa posizione è la più semplice da assumere. Consiste nel prendere un piede e posizionare il tallone nell’inforcatura delle gambe; invece l’altro piede viene appoggiato vicino al primo, in modo che i due piedi si tocchino e i talloni siano in asse con il centro del corpo. Entrambe le ginocchia devono toccare il tappeto, ma se non ci riesci, puoi mettere un cuscino sotto le ginocchia. In questo modo, potrai creare una solida base con le tue ginocchia e i tuoi glutei, per supportare la parte superiore del corpo.
Ecco che abbiamo visto le posizioni di meditazione più classiche che potrai sperimentare con curiosità, per trovare quella che ti si addice di più. Quale tra queste è la tua preferita? Scrivilo nei commenti!